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Il furto e la contraffazione sono due delle questioni più problematiche e minacciose per l’industria farmaceutica. Secondo le stime, i costi derivanti dal furto di farmaci si traducono in 30 miliardi di dollari l’anno per spedizionieri e trasportatori, con una media di 4 milioni di dollari per perdita; un chiaro deficit che deve essere risolto.

La catena di approvvigionamento globale è in continua crescita, sia geograficamente, sia per il numero di aziende coinvolte nella catena stessa; allo stesso tempo le aziende farmaceutiche si affidano a sempre più partner per tutte le fasi di sviluppo, aumentandone la complessità. In aggiunta a ciò i diversi componenti della catena utilizzano propri sistemi di comunicazione, che, spesso, vanno ad oscurare la trasparenza della supply chain.

Questi fattori creano un’ampia varietà di opportunità per i criminali, che possono infiltrarsi all’interno della catena di approvvigionamento attraverso una serie di metodi intuitivi. La contraffazione vera e propria, ad esempio, è quella in cui i farmaci vengono sostituiti con ingredienti che non sono approvati dalla FDA né contengono ingredienti farmaceutici. Esistono poi altri metodi, tra i quali, la ri-etichettatura dei farmaci, la contaminazione di farmaci o la deviazione degli stessi dalla destinazione finale della catena di approvvigionamento per accrescere le opportunità di furto.

Queste minacce evidenziano una chiara necessità internazionale di far fronte al problema persistente della tracciabilità e della trasparenza nello sviluppo del prodotto e nella logistica. L’industria farmaceutica continua a muoversi ad un ritmo incalzante; fattori come la velocità, la flessibilità della fornitura dei servizi e la scelta dei fornitori stanno massimizzando le opportunità per i consumatori e, al contempo, aumentando la rete delle aziende coinvolte.

I furti e le contraffazioni contribuiscono alla creazione di un mercato volatile, con una sempre maggiore richiesta da parte di produttori e fornitori di una visibilità completa della supply chain e di un sistema di gestione responsabile. Senza dubbio l’introduzione delle normative ha avuto un effetto positivo, portando a miglioramenti nella visibilità della catena di approvvigionamento, ma non rappresenta ancora un deterrente per i criminali.

Ciò che realmente può ridurre le vulnerabilità in tutta la catena di approvvigionamento sta nella verifica accurata e nel monitoraggio dei prodotti dalla produzione alla consegna. Soluzioni che combinano, tramite l’impiego di appositi dispositivi, i dati del sensore e possono analizzare aspetti come la temperatura, l’umidità e la posizione, portano avanti questo concetto e creano effettivamente un metodo di autenticazione non realizzabile in precedenza tramite tecniche tradizionali.

Qualsiasi tipo di manomissione dei prodotti della catena di approvvigionamento, in particolare dei prodotti farmaceutici, ha la capacità di produrre effetti catastrofici per i pazienti e un chiaro impatto negativo commerciale per il produttore. È fondamentale che l’industria abbia la capacità di comprendere e verificare qualsiasi modifica dell’attività, della posizione e delle condizioni del prodotto, in quanto ciò ridurrà notevolmente la capacità e l’incentivo al furto.

È dunque necessario intraprendere un atteggiamento proattivo, che possa consentire al produttore di visualizzare e gestire tutti gli aspetti della catena di fornitura, garantendo la sicurezza e l’autenticazione di un prodotto farmaceutico per tutto il ciclo di vita.

Fonte: http://www.insidesources.com/creating-transparent-supply-chain-prescription-drugs/